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Cosa trovi in questo articolo

I rischi ESG rappresentano una sfida sempre più rilevante per le aziende e le banche che desiderano adottare strategie sostenibili e creare valore a lungo termine. La crescente consapevolezza dei problemi ambientali, sociali ed etici ha spinto le organizzazioni a considerare questi rischi come parte integrante della propria gestione aziendale.

 

Ma cosa sono esattamente i rischi ESG e come possono essere gestiti in modo efficace? In questo articolo, esploreremo nel dettaglio la natura e l’importanza dei rischi ESG, nonché le sfide che le aziende e le banche devono affrontare per il loro controllo e mitigazione.

 

Cosa sono i rischi ESG?

I rischi ESG comprendono le potenziali problematiche ambientali, sociali e di governance che sono rilevanti per un’organizzazione e per le parti interessate le quali possono influire negativamente sull’operatività della società.

 

I rischi legati all’ambiente (Environment)

Nel contesto ambientale, rientrante nell’ampio spettro della lotta al cambiamento climatico, è fondamentale che il settore imprenditoriale agisca in modo responsabile verso l’ambiente al fine di raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti dai vari Stati e dalla Comunità Europea.

 

Nell’ambito della valutazione sulla sostenibilità delle imprese, vengono presi in considerazione diversi dati, tra cui la gestione delle risorse vitali (come acqua e aria), il rispetto della biodiversità, la sicurezza alimentare e le misure adottate al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

 

I rischi legati all’aspetto sociale (Social)

Il parametro sociale riguarda le attività aziendali che hanno un impatto sulla società nel suo complesso. I criteri considerati mirano a valutare, ad esempio, il rispetto dei diritti civili e lavorativi da parte delle imprese, il mantenimento di standard di lavoro conformi alle normative, l’osservanza delle regolamentazioni sul lavoro minorile e l’ambito più ampio dell’uguaglianza sociale.

 

I rischi legati alla gestione aziendale (Governance)

Il parametro di governance è l’ultimo aspetto che riguarda la responsabilità aziendale nella gestione e nel controllo delle attività. Questo aspetto è particolarmente importante poiché la governance di un’azienda fornisce agli osservatori esterni indicazioni cruciali sulla sua identità aziendale.

 

Tra i punti osservati rientrano le politiche retributive, il rispetto del principio di meritocrazia e dei diritti degli azionisti, la remunerazione del comitato esecutivo e la qualità e diversità di tale comitato.

 

I rischi ESG per gli amministratori

La mancata adeguata considerazione delle questioni ESG da parte degli amministratori potrebbe portare a una rappresentazione distorta dei rischi associati a tali questioni, mettendo le organizzazioni in una situazione di impreparazione di fronte a eventi che potrebbero causare un impatto finanziario e reputazionale significativo sull’azienda.

 

È sempre più evidente che le società si espongono a un rischio finanziario più elevato se non gestiscono attivamente le loro performance in relazione alle questioni ESG.

 

Tuttavia, nel momento in cui gli amministratori identificano tali sfide, le implementano e comunicano le misure intraprese, devono assumersene la responsabilità. Altrimenti, potrebbero essere accusati di violazione del dovere fiduciario.

 

I rischi materiali: quali sono?

Nella fase iniziale del percorso verso la sostenibilità, è essenziale per un imprenditore progettare analisi di materialità adeguate che raccolgano elementi probatori dei temi classificati come “materiali” per l’azienda e i suoi stakeholder. Questo implica identificare i rischi concreti che l’attività aziendale può comportare e chi potrebbe essere influenzato da tali pericoli.

 

L’analisi di materialità consente di individuare i rischi e le opportunità più rilevanti e, di conseguenza, prendere decisioni strategiche e definire budget appropriati per allocare le risorse dove si ritiene più opportuno investire al fine di gestire meglio tali situazioni negative.

 

Nell’analisi di materialità vengono considerate due prospettive principali:

 
  1. Impact materiality: si valutano gli impatti significativi (positivi o negativi, reali o potenziali) sulle persone e/o sull’ambiente esterno che derivano dalle operazioni e dagli investimenti effettuati dall’azienda (approccio “inside-out”).
  2. Financial materiality: si valuta una questione ESG rilevante quando questa può causare o ha il potenziale di causare effetti finanziari significativi sull’organizzazione (approccio “outside-in”). Pertanto, vengono considerati tutti i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità che possono influenzare positivamente o negativamente i risultati economico-finanziari dell’azienda.
 

Il rischio del greenwashing e il premium price: cosa sono?

È estremamente importante considerare il fenomeno del greenwashing quando si discute dei rischi ESG. Il greenwashing si riferisce al comportamento di aziende, istituzioni ed enti che promuovono i propri prodotti e servizi come ecologicamente sostenibili, mettendo in evidenza gli aspetti positivi e nascondendo gli impatti negativi. Questa problematica è alimentata dalla crescente domanda di prodotti sostenibili e dalla possibilità di applicare prezzi più elevati (il cosiddetto premium price).

 

Pertanto, quando ci si avvicina a prodotti e servizi “green”, è fondamentale prestare attenzione e analizzare criticamente tutte le loro caratteristiche. Il greenwashing rientra, quindi, nella categoria più ampia dei rischi ambientali.

 
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È estremamente importante considerare il fenomeno del greenwashing quando si discute dei rischi ESG

Come gestire i rischi ESG nelle aziende

Per gestire efficacemente queste tipologie di rischi, le aziende devono integrare le politiche ESG all’interno delle loro pratiche aziendali e, di conseguenza, migliorare i loro rating ESG. Al fine di proteggere e migliorare la reputazione presso i diversi stakeholder in una vasta gamma di questioni, le società devono prestare attenzione al cambiamento di enfasi verso le questioni di sostenibilità e identificare quelle che sono più rilevanti per i loro principali investitori.

 

Le imprese devono creare un framework allo scopo di identificare eventi o circostanze che siano rilevanti per i loro obiettivi organizzativi e valutarli in termini di probabilità, entità e impatto, allo scopo di definire una strategia di risposta e monitoraggio.

 

I rischi più pericolosi sono quelli che non sono stati previsti e che colgono l’azienda e il suo Consiglio di Amministrazione impreparati. Pertanto, è fondamentale adottare un approccio proattivo per anticipare e gestire tali possibili situazioni negative.

 

La valutazione dei rischi ESG: da dove partire

La valutazione dei rischi ESG è un processo che ha lo scopo di individuare, misurare e gestire i rischi ambientali, sociali ed etici (ESG) associati a un’organizzazione. Questo processo si basa sull’analisi di materialità, che consiste nella selezione delle questioni ESG più significative per l’azienda, considerando la sua attività e il contesto in cui opera.

 

L’obiettivo principale della valutazione dei rischi ESG è fornire informazioni complete e aggiornate sulle performance ESG dell’azienda, nonché sui potenziali impatti negativi o positivi che possono derivarne. Questa valutazione può essere effettuata utilizzando diversi strumenti, come ad esempio i rating ESG.

 

Inoltre, la gestione di tale tipologia di pericoli richiede un monitoraggio costante delle performance ambientali, sociali ed etiche condotte dall’azienda. Le organizzazioni devono, infatti, adottare misure per mitigare i rischi identificati e assicurarsi che le azioni intraprese siano adeguate alle circostanze specifiche.

 

La valutazione dei rischi ESG rappresenta, quindi, un processo complesso, ma essenziale con l’obiettivo di garantire la sostenibilità a lungo termine di un’organizzazione. Una gestione adeguata della sostenibilità consente alle aziende di contribuire alla creazione di valore condiviso nel tempo e di preservare il capitale naturale per le generazioni future.

 

Come evitare i rischi di questo tipo in azienda

La gestione dei rischi ESG rappresenta una sfida cruciale per le aziende che desiderano garantire la sostenibilità e preservare la propria reputazione. Evitare i rischi ESG richiede un approccio olistico e una strategia ben definita che tenga conto di diversi aspetti.

 

Un punto di partenza importante è l’analisi di materialità, che permette di identificare le questioni di sostenibilità più rilevanti per l’azienda stessa in base alla sua attività e al contesto in cui opera. Questa analisi consente di concentrare gli sforzi sulla gestione dei rischi più critici e di dedicare le risorse necessarie per affrontarli in modo efficace.

 

Un altro passo fondamentale è l’integrazione delle politiche ESG nelle pratiche aziendali. Ciò implica l’adozione di criteri e processi che promuovano l’attenzione all’ambiente, alla sfera sociale e alla governance dell’organizzazione. Ad esempio, è importante adottare politiche di gestione delle risorse ambientali, promuovere una cultura aziendale inclusiva e responsabile, e garantire una conduzione trasparente ed etica.

 

Il monitoraggio costante delle prestazioni ESG è altrettanto essenziale al fine di prevenire e mitigare i rischi. Utilizzare strumenti come i rating ESG e l’analisi dell’impatto finanziario delle questioni di sostenibilità può fornire indicazioni utili per identificare potenziali rischi e adottare misure correttive tempestive.

 

Un esempio concreto di come le aziende possono gestire i rischi ESG è quello riportato da Intesa Sanpaolo riguardante il presidio dei rischi ESG reputazionali. L’istituto bancario ha sviluppato un approccio integrato che prevede la valutazione e il monitoraggio dei rischi ESG a livello di portafoglio, nonché l’integrazione di tali considerazioni all’interno dei processi di valutazione del credito e nell’offerta di prodotti e servizi sostenibili.

 

Per evitare i rischi ESG, è fondamentale che l’azienda adotti una cultura aziendale orientata alla sostenibilità e che coinvolga attivamente tutti gli attori interni ed esterni. Inoltre, è importante mantenere un dialogo aperto con gli stakeholder, ascoltando le loro preoccupazioni e adottando azioni concrete per rispondere alle loro aspettative.

 

La gestione dei rischi legati al cambiamento climatico

Le attività fondamentali nella gestione dei rischi climatici includono l’identificazione, la valutazione e la misurazione di tali rischi, nonché l’attuazione, lo sviluppo e il monitoraggio di un framework di gestione del rischio a livello aziendale. Questo framework comprende la cultura del rischio, la propensione al pericolo e i limiti creditizi correlati.

 

Intesa Sanpaolo, a partire da ottobre 2018, ad esempio, ha deciso di aderire alle raccomandazioni della “Task Force on Climate-related Financial Disclosures” (TCFD) e ha progressivamente incluso informazioni relative alla gestione dei rischi legati al cambiamento climatico all’interno della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e del Bilancio. Inoltre, a partire dal 2021, viene pubblicato il rapporto TCFD.

 

Ogni anno, vengono identificati i potenziali impatti dei rischi climatici, considerando l’orizzonte temporale (breve, medio, lungo) e le azioni di mitigazione e adattamento intraprese per ciascun rischio identificato, sia in relazione ai pericoli diretti che a quelli indiretti.

 
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Le attività fondamentali nella gestione dei rischi includono l’identificazione, la valutazione e la misurazione di tali rischi, lo sviluppo e il monitoraggio di un framework di gestione del rischio a livello aziendale

La gestione del rischio ESG all’interno delle banche

Affrontare i rischi ESG è un elemento indispensabile e cruciale per la maggior parte delle istituzioni finanziarie, comprese le banche, poiché non è possibile evitare l’eventualità di situazioni negative nelle loro attività. Di conseguenza, la gestione del rischio è da sempre una priorità fondamentale per l’industria bancaria e per la sostenibilità del relativo business.

 

Le banche sono abituate a gestire diverse tipologie di rischio, come il rischio di credito, di controparte, di mercato, di liquidità e operativo. Un aspetto comune a tutte queste tipologie è che riguardano gli impatti potenziali del rischio sulla banca stessa.

 

D’altro canto, la gestione dei rischi ESG richiede un approccio prospettico innovativo. È necessario considerare non solo l’impatto dei rischi ESG sull’organizzazione della banca (noto come “rischio diretto”), ma anche il potenziale impatto su tutti gli stakeholder e l’ambiente, nonché i pericoli che la banca espone ai propri investitori e all’ambiente attraverso le sue attività commerciali.

 

Nell’affrontare questa nuova tipologia di rischio, il rischio ESG, le banche devono, quindi, adottare un approccio olistico, integrandolo nei processi e nelle metriche esistenti utilizzate per la gestione delle singole tipologie di situazioni negative. Il rischio ESG, infatti, non può essere considerato come un rischio isolato, ma influisce sui rischi finanziari e non finanziari presenti in una banca a vari livelli. Pertanto, i metodi e i processi per la sua gestione devono essere adattati allo scopo di tenere conto delle complesse relazioni causa-effetto tra i diversi tipi di pericoli.

 

Le autorità di regolamentazione, le agenzie di rating e vari stakeholder a livello globale stanno mostrando un interesse crescente per le tematiche ESG, il che porta a nuovi requisiti nella misurazione e nella gestione del rischio e a una maggiore necessità di reporting. Questo costante flusso di nuove normative presenta, quindi, nuove sfide in termini di conformità per i vari istituti di credito.

 

Da dove partire per gestire i rischi ESG

Per gestire i rischi ESG in modo efficace, è fondamentale promuovere un cambiamento culturale all’interno dell’azienda e investire nella formazione del personale. Il Corso Online ESG e Finanza Sostenibile in Aziende e Banche offerto da Alteredu fornisce una solida base di conoscenze e strumenti per valutare, gestire e comunicare i rischi ESG.

 

Mediante questa tipologia di formazione, i dipendenti possono acquisire una comprensione più approfondita del concetto di sostenibilità aziendale e di come le loro azioni quotidiane possano contribuire a tale obiettivo. Un aumento di consapevolezza può aiutare le imprese ad adottare politiche più sostenibili, migliorare l’impatto sociale e ambientale delle proprie operazioni e, contemporaneamente, offrire un valore aggiunto ai propri investitori.

   

FAQ sui Rischi ESG

Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo dei rischi ESG.

Che si intende per ESG?

L’acronimo ESG si riferisce a tre aree chiave, ossia l’Ambiente, la Società e la Governance. Ciascun settore comprende un insieme specifico di criteri, come l’impegno verso l’ambiente, il rispetto dei valori sociali e l’efficacia e trasparenza nella conduzione delle aziende.

Cosa significa gestire i rischi in ottica ESG?

Il rischio ESG, che deriva dai fattori ambientali, sociali e di governance (acronimo ESG), è una valutazione del rischio associato a questioni legate all’ambiente, alla società e alla governance le quali possono influire sul rendimento dei titoli di un fondo comune di investimento.

Che cosa deriva il rischio fisico ESG?

Il rischio fisico ESG deriva dalla crescita in termini di frequenza e intensità dei disastri naturali, che possono causare danni e impatti negativi.

Quali sono i pilastri della ricerca del ESG risk rating?

In ambito ESG, ci sono tre pilastri fondamentali su cui concentrarsi per perseguire la sostenibilità: l’ambiente, il sociale e la governance.


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